Les Femmes di Yvo Bisignano

IMG_9910
Siamo sotto Natale.
Una mostra d’arte è l’occasione per incontrare un po’ di amici prima del 25 dicembre 2009. Manco a farlo apposta a due passi da casa (in p.zza Cantore) Ivo espone le sue “Femmes”. Conosco Ivo da poco più di un anno e mezzo. Siamo amici, ma abbiamo anche collaborato spesso e volentieri su vari progetti, non ultimo il mio videoclip “Alone” e devo dirlo, sono una sua grande “fan” perchè è un artista. E io amo gli artisti puri e lui lo è. Puro e Artista.yvojpg Ha un concetto della bellezza distante, altero, severo, elegante, ma al tempo stesso cattivo e anche… si, divertente!
Lo stile delle “Femmes” è naturalmente impeccabile, amabilmente snob, non per acquisizione, ma per natura. Stanno fra loro, oppure sole per sempre. Hanno occhi trasparenti, come acque marine, come nelle fotografie di Lindbergh, hanno colli lunghi come dei Modigliani e sono colorate, coloratissime. I colori sono decisi, netti, ma accostati fra loro con gusto e sapienza. Le fogge degli abiti dei capelli e, a volte dei cappelLi, variano, dagli anni ’30 agli anni ’50 ai fine ’70. Ma, mentre il colore degli occhi resta invariabilmente azzurro chiarissimo, il colore dei capelli diventa rosa, rosso, verde, violetto, arancio. Le pose di una sofisticata ricercatezza… le vediamo frontali, a tre quarti, di profilo, con il capo leggermente reclinato. In alcune di loro leggi la noia, in altre la malizia, in altre ancora una sorta di sorriso appena accennato, quasi di circostanza, aristocratico, arcaico come un “kouros di melos”.
Le femmes sono un trionfo di colori e di espressività. Di vita. “Le femmes” ci osservano, ci guardano brindare nei loro completi eleganti, con le gote rosate e le labbra rosse e burgundy, con le loro cloches e le collane di pietre dure tanto che, di tanto in tanto, guardandomi intorno, mi pare abbiano quasi un’aristocratica compassione per questi esseri umani che cercano disperatamente di dare un senso al tempo, all’amore e alle sommosse nelle piazze.
Grazie Ivo, Buon Natale.

Paola Iezzi

LES FEMMES

“Donne tristi, malinconiche, cocteauiane, sempre perfette anche in gruppo ma ovviamente sole, dove la solitudine da sfogo alla loro creatività di essere uniche, irrangiungibili, nel loro modo di apparire, nei loro confronti e nei confronti di una società che non le rappresenta.”
Yvo Bisignano

Olio su tela, olio su legno, colori decisi netti, pennellate violenti poco inclini alle sfumature.

IVO BISIGNANO. Siciliano di nascita, studia e consegue la Laurea in architettura a Berlino, poi il Master.
Talento poliedrico lavora in diversi ambiti dell’industria della moda; Ivo è un illustratore per Conde Nast, per Rizzoli e per Mondadori. Allo stesso tempo è stylist e consulente moda, partecipando a numerosi progetti artistici in giro per il mondo.

Esposizione presso il “Vavamoom” di Piazzale Antonio Cantore, 3 a Milano. Fino al 6 Gennaio 2010.

yvoQui sopra l’interno del Vavavoom di Piazza Cantore, sotto da sinistra Filippo Maria Biraghi di Flamboyant, Yvo Bisignano e me.

yvo2Qui sopra Andrea Boschetti di Flamboyant con me, di fianco ancora io e Filippo; anche Ivo fa parte del gruppo di Flamboyant Magazine. Il mio abito e il mio cappotto sono di Francesco Scognamiglio

“Gold Seeker” portraits

goldseeker16goldseeker17
LA FEBBRE DELL’ORO

Chi si sporca più a cercare oggi.
Presi da meccanismi di onnipotenza, immersi in tutto ciò che già possediamo e che mai ci basta. Mai ci basta. Si va a prendere dove già sappiamo che c’è. Senza troppi sforzi.
Ai pionieri veniva la febbre. Deliravano. Dopo mesi, anni, passati con le gambe a mollo nei corsi d’acqua in cerca di pepite gialle.
Sperando di trovare ciò che avrebbe cambiato il corso della loro esistenza. Per affrancarsi dalla miseria, venivano colti da una miseria ben peggiore. Quella della perdizione di sé. Della totale identificazione nell’oggetto dei “l’oro” desideri. L’Oro…
Diventavano loro stessi una pepita d’oro. Una moltitudine di gente, di emigranti, di cercatori, di bisognosi, di avidi, di galeotti, di padri di famiglia, fratelli, mariti …in cerca… con la fede pregavano, la speranza di trovare…
Volti provati, sporchi. Occhi spalancati, occhi stanchi, allucinati, deliranti per il barlume di un sogno: uscire dalla povertà. Trovare di che sopravvivere, ma tutto sommato sognare. Sognare un’esistenza migliore, più bella, vivibile. Un’ esistenza decente.
Cosa resta oggi dei sogni? Cosa resta dell’oro? Non c’è più oro. Non c’è quasi più niente. Il nostro mondo sprofonda. La nostra cultura dorata sprofonda, ebbra di sé, crolla.
Cercavamo l’oro, ma credevamo di cercare la felicità. Quindi? Ci siamo confusi, è vero, ci siamo sbagliati, perché l’oro e la felicità sono cose distinte. Anche i bambini lo sanno.

Paola Iezzi

CLICCA QUI E GUARDA TUTTE LE FOTO

Le fotografie sono di Paolo Santambrogio;
i ritratti sono stati realizzati in Sardengna, nel Sulcis.

goldseeker06

GloriaMaria Gallery opening

gloria
A Milano, in Via Watt al 32, nasce un nuovo spazio dedicato all’arte: GLORIAMARIA GALLERY, fondata da Gloria Maria Cappelletti.
Gloria, da sempre vicina al mondo dell’arte, dopo aver lavorato per molti anni nell’industria della moda e per diverso tempo come agente di fotografi, decide di dedicarsi completamente a questa sua nuova impresa.
La Galleria viene inaugurata Giovedì 3 dicembre con la mostra “THE PYRATE BAY” dell’artista greco Miltos Manetas, da anni amico di Gloria Cappelletti. La mostra è curata da Daniela Palazzoli.
Si tratta di alcuni quadri ad olio raffiguranti tutti lo stesso soggetto, ovvero un galeone pirata. All’interno del quadro Miltos Manetas ha inserito un hard disk con un uscita USB; chiunque portando il proprio laptop può connettersi e scaricare contenuti multimediali che appartengono all’artista e alla sua vita; come i suoi dischi preferiti, i film, le foto ed altro.
Il concetto alla base della mostra è il “Piracy Manifesto“, che tratta il tema di internet e della pirateria.
A proposito di internet vi linko anche un altro “Internet Manifesto”, scritto da alcuni blogger tedeschi che riguarda il ruolo del giornalismo sulla rete.
Il tema è molto interessante e sicuramente molto attuale. Merita attenzione ed approfondimento. Tutti noi dovremmo sempre più confrontarci con la rete e con il suo sistema. Nel mio settore in particolare, temi come quello del copyright, della condivisione della musica e dei videoclip, saranno cruciali per l’evoluzione e la sopravvivenza degli artisti e della musica.
E’ tutto e sarà tutto molto veloce, per questo credo sia molto importante restare aggiornati e pronti ai cambiamenti.

gloriagalleryIn alto a sinistra l’ingresso della galleria, a destra Gloria Cappelletti, Alice Gentilucci, io e Marcelo Burlon. Sotto le opere di Miltos Manetas esposte alla mostra.